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La prima grande impresa

LA NOSTRA STORIA
scritto da il 09-11-2020 17:23
Una formazione della Lauretana Guidonia nel 1957/1958
Al termine della stagione 1956/1957, il consiglio direttivo dell'Unione Sportiva Lauretana ribadisce il principio generale di puntare sulle forze giovanili locali e sulla loro valorizzazione tecnica per realizzare i programmi di crescita della società.
Tra i “nuovi”, che per la prima volta entrano in società, spicca la figura di un giovane toscano, appena approdato a Guidonia da Firenze: è il dottor Tullio Sensi, responsabile del reparto chimico della “Unicem”.
Alle naturali prerogative di arguzia e fantasia, proprie della gente di Toscana, il dottor Sensi unisce una vasta preparazione culturale, requisiti organizzativi non comuni ed inoltre un profondo amore per lo sport.
Ed è proprio attraverso il filo diretto che unisce ogni sportivo con il nostro nuovo amico si inserisce, con molta facilità e piena soddisfazione, nella giovane comunità di Guidonia che, a sua volta, lo accoglie con stima e simpatia avendone intuite tutte le qualità.
Il suo contributo nell'ambito del Direttivo si rivela subito prezioso perché condivide senza riserve l'impostazione programmatica della società.
Esprimerà il meglio nelle stagioni successive, quando sarà chiamato ad assumere la presidenza della società.
Queste stagioni fanno registrare un comportamento molto lusinghiero della prima squadra che milita nel campionato di Prima Divisione. Ottimi piazzamenti in classifica, esibizioni domenicali sempre notevoli e soddisfazioni di particolare intensità mentre prosegue senza soste la promozione dei ragazzi delle giovanili nella formazione maggiore.
In questo quadro va inserito un episodio particolarmente bello che sarà un gradito ricordo per coloro che ne furono protagonisti.
La Lauretana, per l'occasione attentamente preparata dal signor Bruno, si accingeva ad affrontare una trasferta a dir poco proibitiva nella tana dell'Omi (Ottica Meccanica Italiana), emergente società aziendale romana ricca di mezzi e di fresco prestigio. Il suo biglietto da visita era impressionante: 6 partite disputate e 6 vittorie con 12 punti, 15 reti realizzate e nessuna subita. Era quindi il momento giusto per tirare fuori l'orgoglio e lo spirito di sacrificio della squadra.
L'Omi iniziò la gara con grande sicurezza ed aggressività, convinta di fare un solo boccone dei malcapitati ragazzi di Guidonia. Questi, però, non essendo disposti a fare la parte della vittima predestinata, non solo si difendevano con ordine e con calma ma contrattaccavano pericolosamente ogni qualvolta ne avevano l'opportunità, specialmente con il velocissimo Ferruccio e con il solito Mancini. Stava per terminare a reti bianche il primo tempo quando un rapido contropiede vide Di Virgilio lanciato da solo verso la porta difesa da Cavalieri, imbattuto estremo difensore dell'Omi, costringendo il difensore a commettere fallo per il calcio di rigore inevitabile. Il capitano Michele Foglia, però, concluse a lato.
Un simile errore avrebbe potuto provocare il crollo morale della squadra ed invece sortì l'effetto contrario. Al rientro in campo, dopo l'intervallo, per alcuni minuti, fu il Guidonia a menare la danza. Intorno al quarto d'ora della ripresa, finalmente, l'incantesimo fu rotto. A chi poteva toccare un simile privilegio se non al più tecnico, al più geniale, al più accanito dei giocatori in campo? A Michelino Mancini, naturalmente! Uno slalom tra diversi giocatori avversari, uno sguardo al portiere in uscita e quindi un calibrato “pallonetto” in rete. Tutto molto bello.
Frenetica e veemente fu la reazione della squadra di casa che, a pochi minuti dalla fine, riuscì a portarsi in parità in seguito ad un'azione in mischia.

La cosa più gradita fu l'applauso del pubblico, molto numeroso, in occasione del gol di Mancini. Al termine della partita il riconoscimento di giocatori e dirigenti dell'Omi i quali, seppur dispiaciuti per la perduta imbattibilità del loro portiere, si complimentarono con i giocatori guidoniani.
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La prima grande impresa
La storia del Guidonia Calcio raccontata all'interno di "Cuore Guidoniano", reality show de La Web Tv. Nella seconda puntata raccontiamo l'ingresso in società del dottor Tullio Sensi e la prima impresa in terra romana, con il pareggio in casa dell'Omi grazie alla prodezza di Mancini con uno splendido pallonetto. Foto dell'archivio di Gianni Coccia (fonte guidonia.org). A cura del giornalista Danilo D'Amico.

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